Come gestire al meglio un Clan su Clash of Clans

In questi giorni di febbrile movimento in vista del Municipio livello 11, portiamo un argomento un po’ atipico: come gestire un clan? Per vedere ogni possibile forma di gestione che più si addice al nostro tipo, andremo a vedere due tipi precisi.

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Cos’è un Clan in Clash of Clans?

Iniziamo dalle basi. Cos’è un clan? Un clan è un associazione di giocatori che, uniti da un’interesse comune, perseguono il loro obiettivo, qualunque esso sia (un clan per scalate, un clan per war, un clan per donazioni, o semplicemente di amici). Per centrare l’obiettivo c’è bisogno di un quantitativo minimo di partecipanti, mentre il quantitativo massimo è formalmente infinito (con la creazione di accademie o, in rari casi, di unioni e gemellaggi) ma limitato dalla portata massima del clan, cioè 50 persone.

All’interno del clan la figura madre è il Capo, che in quasi tutti i casi coincide col fondatore del clan, che stabilisce delle cariche in base alle sue preferenze. Per una buona gestione del clan ci si danno delle regole non troppo stringenti ma neanche troppo vaghe, in base alle donazioni, agli attacchi in war, eccetera. Date queste premesse, andiamo a vedere nel dettaglio come gestire un clan.

Modello gerarchico-verticale

E’ il modello classico. In questo caso il Capo sta al di sopra di tutti, in tutto e per tutto. Il Capo concede le cariche nella misura che preferisce e nel modo che preferisce, che sia per il valore in guerra, per le donazioni fatte, per l’attività svolta. E’ un modello piuttosto stabile se gestito con criterio e con cura, ma molto efficiente se ben ponderato.

E’ usato pressoché da tutti nominare dei Co Capi per aiutare il Capo a gestire il clan, grazie ai loro poteri di mandare lettere generali, scatenare war e cambiare il grado di un membro. Di norma gli anziani vengono nominati in base alla fedeltà, alle donazioni o all’attività svolta, mentre per un Co Capo serve anche fiducia, cosa molto difficile da acquisire in quanto la dimensione virtuale del gioco non permette un’interazione tra membri più approfondita (come quella che potrebbe offrire un server TeamSpeak3, ad esempio).

Modello sociale-orizzontale

Il modello orizzontale, o sociale, è un modello più difficile da realizzare, soprattutto nel caso, molto frequente, in cui i membri non si conoscono di persona. Il modello orizzontale si ispira al Contratto Sociale di J.J. Rousseau, per cui potremo dire che un clan è “un patto stipulato tra soci”. Che significa? Essere in società implica che i soci siano tutti sullo stesso piano gerarchico, per cui nessuno può porre nessuno in un piano di subordinazione. Mentre nel Contratto di Rousseau il potere “non viene concesso per grazia divina”, i membri del patto, e cioè del clan, si uniscono e nominano un Capo che ha lo scopo di far eseguire il volere di tutti.

In questo caso l’applicazione pratica è molto più complessa, a meno che, come già detto, non ci si conosca di persona, perchè essendo il giocatore medio un giocatore frustrato, preferisce avere una carica di spicco per mostrare il suo valore. Ecco quindi che, nel modello orizzontale, sorge il clan peggiore, ossia quello in cui ognuno è Co Capo.

Questo tipo di clan è il peggiore sotto molti aspetti. Innanzitutto il fatto di nominare tutti Co Capi mostra un’incapacità di gestione e inettitudine del Capo che pigramente concede a tutti ciò che chiedono, conscio del fatto che si creerebbe forte instabilità. Inoltre questa instabilità si riverserebbe in ogni ambito della vita nel clan, a partire dal fatto che le guerre non si svolgono in maniera ottimale, le donazioni spesso non vengono rispettate, o vengono soddisfatte lentamente e male, ci sono forti spinte autonomistiche, con scissioni anche gravi all’interno del clan, per cui un clan potrebbe trovarsi da un giorno all’altro con metà della popolazione, se non peggio.

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