5 motivi per dire NO a ClashCon

E’ palese che il successo, i soldi e la popolarità diano alla testa: chiunque, dalla persona più modesta alla più artefatta, può trasformarsi da “Belle” alla “Bestia” in men che non si dica, se non si ha una buona dose di compostezza, self-control e professionalità.

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5 motivi per dire NO a ClashCon

E’ indubbio e scontato che, nel momento in cui si parla di Clash of Clans, vengano assegnati a questo ultimo tutti i meriti di un successo planetario, una vittoria sopratutto sul genere web-server e sulla fascia delle console da salotto: la piattaforma mobile continua ad essere ormai una garanzia su molteplici aspetti, e come evidente, anche il lato gaming non viene meno.

Clash of Clans ha regalato a Supercell un ruolo di importanza davvero elevato: incassi da capogiro ed in forte crescita anno dopo anno (ed il gioco ha compiuto appena 3 anni il 2 agosto 2015), forte presenza social e interazione stretta tra utenti ed azienda, nuove società che puntano sugli acquisti in-app soft e prendono a modello Clash of Clans (quanti Cloni nascono ogni settimana negli Store?) .

Numeri da capogiro

La fan page ufficiale ormai ha superato i 14 milioni di fan, Supercell annuncia, quindi, un ritrovo per tutti gli appassionati di Clash of Clans: il ClashCon. Una convention, un meeting per chi ogni giorno fa di Clash una fede, che si terrà nella sede Helsinki il 24 Ottobre. Tutti contenti e felici. Beh, tutto rose e fiori?

Probabilmente Supercell si è fatta prendere un po la mano ed ha voluto forzare l’evento a proprio guadagno: ecco 5 validi motivi per non andare al ClashCon.

#1 Prezzi alle stelle

Prima cosa che cade all’occhio è sicuramente il costo del biglietto. Ah? Pensavi fosse gratuito? Neanche per sogno! Il costo di ogni singolo biglietto è di “appena” 99 euro (credevi dollari?). Ci sono aziende molto più importanti nel panorama videoludico che quando organizzano convention si preoccupano che i biglietti non siano troppo esosi (di solito non superano i 40/50 euro). Ogni accesso alla convention di ClashCon, quindi, sarà pagato oro colato. Insomma, il sistema di business della Apple: se spendi sei di nostri, altrimenti resta pure dove sei.

#2 Luogo di incontro

Il luogo di ritrovo è ad Helsinki! No, aspetta, Helsinki? Davvero? Un gioco che ha avuto un successo mondiale viene organizzato in una capitale nordica? Certo, sappiamo tutti che Supercell sia una azienda finlandese, ma perchè non organizzare l’evento in un citta Europea/Americana più centrale per permettere a più persone di raggiungerlo in modo più facile e meno dispendioso (visto già il prezzo alto dei biglietti)? Parigi o Los Angeles sarebbero stati troppo mainstream?

#3 Costi extra

Mettiamo in conto che qualcuno di voi decida di spenderci qualche soldo e compri i biglietti per garantirsi l’accesso all’evento, ma avete già pensato alle spese che dovranno essere sostenute per pernottamento, biglietti aerei e via dicendo? Quanto ci verrebbe a costare la scampagnata in Finlandia?

#4 Importanza al Nord

No, non parliamo della Lega Nord, anche se probabilmente il pensiero di Supercell ci si avvicina parecchio: perché il voler ostentare cosi tanto la propria patria sfruttando una icona come Clash of Clans? Siamo nell’era della Globalizzazione, perché dover sottolineare cosi tanto la propria provenienza? Passi il Torneo Nordic Clash, organizzato solo con paesi nordici europei, ma anche l’evento di incontro? Non dovrebbero essere grati a tutti il mondo per il loro successo? Avete mai sentito parlare di aziende famose e prestigiose che abbiano fatto lo stesso?

#5 Meeting alternativi

Non sarebbe stato un bel gesto festeggiare i tre anni permettendo a tutti di entrare, magari con un costo di biglietto accessibile a tutti? Quando Supercell Italia Fan riuscirà ad organizzare un meeting, si impegnerà a far si che il prezzo sia il più basso possibile, se non gratuito, perchè deve essere una occasione per far conoscere giocatori, non una fonte di guadagno. E tu che farai? Sei favorevole o no al ClashCon? #NOclashcon

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